Suor Maria Gabriella dell’Incarnazione

 

1924-2015

 

Rosa Licciardi nacque il 31 Agosto 1924 a S. Giuseppe Iato (PA) da Francesco e Antonina Di Paola. Si hanno solo notizie frammentarie sulla sua giovinezza e sui motivi del suo ingresso al Carmelo. È noto, però, che entrò nel Carmelo di Fisciano (SA) il 24 Marzo 1947. In questa comunità, col nome di  suor Maria Gabriella dell’Incarnazione emise la professione semplice il 10 Ottobre 1948 e la professione solenne il 15 Ottobre 1951. Dotata di non pochi doni artistici, fu ottima sarta, pittrice (anche su pergamena) e ricamatrice, trascorrendo la parte più lunga della sua vita nel Carmelo della S. Croce di Lucca di Napoli dove si trasferì il 25 Settembre 1952. Amava molto la preghiera corale e il canto gregoriano, tanto che pensò, per un periodo, ad un passaggio presso le Benedettine. Alla fine, optò per rimanere al Carmelo, ma le rimase sempre la passione per una preghiera curata ed attenta, mentre soffriva per ogni inesattezza o distrazione. Molti preti e vescovi si rivolgevano al Carmelo per chiedere qualche suo ricamo. La sua specialità erano le mitrie episcopali, dipinte o ricamate. E fino agli ultimi anni non ha interrotto la sua solerte attività quotidiana, malgrado tutte le difficoltà e fatiche che non mancano in ogni esistenza.

Nel 2008, in seguito ad una caduta, che le procurò fratture multiple, le sue consorelle si trovarono in difficoltà per un’assistenza impegnativa e si rivolsero al Carmelo più vicino alla residenza di Noci (BA) dove si trovava per la fisioterapia. Il Carmelo di Ostuni rispose con generosità alla richiesta delle consorelle e suor Gabriella vi entrò il 31 Marzo 2008. La situazione era difficile per una persona allettata e provata dagli interventi e dalla degenza. 

Ma la giovane sorella infermiera si è fatta carico per lunghi anni di un’assistenza impegnativa in spirito di fede, cercando tutti i modi per alleviare le molteplici sofferenze. Suor Gabriella provata dal dolore, fisico e morale, proprio in tale situazione drammatica è riuscita a trarre fuori il meglio di tanti anni di preghiera, tanto che la stessa monaca infermiera annotava: «Nonostante le sue tante sofferenze, subite per via della sua situazione di allettamento, non l’abbiamo mai sentita lamentarsi, anzi è stata capace anche di farci scoprire quel fine senso dell’umorismo che alleggeriva il pesante carico che portava. Ha sempre dimostrato gratitudine ed affetto nei confronti di chi l’ha assistita, senza mai chiedere nulla di particolare, non volendo dare incomodo alla comunità. In questi lunghi anni, Suor Gabriella è stata per noi un punto di riferimento, un esempio mirabile di come affrontare le prove e le sofferenze che la vita ci mette in serbo. La sua malattia è stata come una lampada, un cero sempre acceso che ha compiuto in pienezza la sua missione di illuminare con le sue virtù e di consumarsi lentamente per la gloria di Dio, fino a non conservare nulla per sé».

Negli ultimi mesi il suo corpo portava i segni di una profonda sofferenza che ha sempre offerto per il bene della Chiesa e di tutti finché ne ha avuto consapevolezza. Malgrado tutte le cure provate, il 25 Luglio 2015, è spirata serenamente alle ore 15,30, circondata dalla preghiera e dall’affetto delle consorelle. Che anche lei preghi per tutti e, in particolare, per coloro che l’hanno accompagnata nel cammino della vita.

Colloqui I

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prefazione di A. Pellegrini

 

Quaranta Giorni

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Le Lettere della Beata Maria Bagnesi - 2022
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GIORGIO LA PIRA, Lettere al Carmelo di S. Maria Maddalena de' Pazzi - 2022

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Nuova Antologia delle parole di Santa M. Maddalena de' Pazzi - 2021 Prefazione G. Betori
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